Le linee ferroviarie dismesse , diventano Greenways

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linee

 

Le linee ferroviarie dismesse sono  tracciati “attivi”. Sono percorsi da preservare e ri-qualificare.

Tracciati , che secondo una visione “ olistica” non sono più da considerare come elementi singoli, ma come componenti di un “ sistema verde”.

E’ stato presentato Rimini , in occasione di Ecomondo la Fiera leader della green e circular economy , l’ “Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse di FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana “

 

“  Siamo in epoca di economia circolare, di lotta agli sprechi e riuso delle risorse.il principio del riciclo si applica anche nel caso delle linee ferroviarie non più utilizzate. Pensare un riuso intelligente di questo patrimonio è esigenza condivisa tra tutte le reti ferroviarie più evolute.Una ferrovia dismessa, se è una linea non più usata definitivamente per il trasporto ferroviario, può rivivere per altre modalità d’uso”
Renato Mazzoncini Amministratore Delegato e Direttore Generale Ferrovie dello Stato Italiane

 

Greenway

L’Associazione Italiana Greenways (AIG) descrive la “greenways” come:

“Un sistema di territori lineari tra loro connessi. Sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale. In un’ottica di mobilità,le greenways possono costituire un sistema di percorsi dedicati a una circolazione non motorizzata. Sono in grado di connettere le popolazioni con le risorse del territorio (naturali, agricole, paesaggistiche, storico culturali) e con i “centri di vita” degli insediamenti urbanistici, sia nelle città che nelle aree rurali”.

Linearità e  connessione queste sono le caratteristiche principale del concetto Greenway.

“ L’idea di interconnessione a sua volta introduce implicitamente il concetto di mobilità. Trattandosi di greenway non può che essere dolce, lenta, eco-compatibile . A misura dell’uomo e del paesaggio circostante “

E’ indubbio che il recupero delle linee ferroviarie “non più utilizzate” può fornire un contributo notevole alla realizzazione di una vera rete di greenways.

Le linee dismesse sono  “off-road routes”, corrono su una sede propria. Le linee si intersecano in minima parte con la rete stradale, questo offre “ itinerari sicuri “. Sono percorsi lontani  “ dall’inquinamento atmosferico e acustico dovuto al traffico automobilistico “

A causa di limitazioni di tipo tecnico queste linee presentano una pendenza sotto il 35% .

“Tale caratteristica permette di realizzare percorsi verdi ideali per una “circolazione dolce” di diverse categorie di utenti. Pedoni di ogni età, ciclisti “ordinari”, persone con mobilità ridotta, ma anche persone a cavallo, sui pattini, ecc. “

Inoltre, le tratte ferroviarie offrono ampia visibilità in quanto,  presentano lunghi rettilinei e curve ad ampio raggio.

I binari ” dismessi” connettono tra loro diversi centri urbani. Tale caratteristica permette di realizzare percorsi verdi ideali. Costruiscono l’asse centrale di un sistema in grado di connettere le persone alle residenze e ai “centri di vita”. ·

Gli “ antichi” percorsi connettono  le persone ai “ centri di vita”. Un asse importante di connessione tra le periferie e i grandi centri. Attraversano “le campagne, le valli, le zone umide, le zone residenziali, le foreste, le zone industriali e costeggiando le rive dei fiumi e dei laghi. “ .Sono linee che offrono un percorso visivo che attraversa il territorio del Bel Paese.

Sono “tragitti ferrati” che che rappresentano un patrimonio storico.

“I segnali, i cippi chilometrici, i ponti, le gallerie, i sottopassaggi stradali, le stazioni e le loro dipendenze rappresentano un patrimonio da preservare e un’occasione di “crescita culturale” per gli utilizzatori dei percorsi verdi realizzati lungo tali linee. Gli edifici presenti, inoltre, possono essere valorizzati tramite il loro ri-utilizzo per offrire una serie di servizi a coloro che frequentano i percorsi (bar, ristoranti, hotel, ostelli, musei, centri di noleggio attrezzature, ecc.). “

Questo Atlante sollecita le Amministrazioni alla trasformazione degli ex tracciati ferroviari.

“ Interconnettere ferrovie, con strade, greenways di ogni tipo, significa rimodulare l’offerta di trasporto per la collettività e favorire lo sviluppo territoriale “ . Un nuovo modo di vedere il turismo .Una nuova oppurtunità  per trasformare

“queste linee…. in piste ciclabili. Le vecchie stazioni in ostelli e ristoranti o centri di vendita di prodotti tipici locali. Arte, archeologia, cultura, artigianato, tradizioni, turismo, sarebbero come d’incanto messi a sistema. Creando occupazione e spingendo le eccellenze  a emergere.”

Nell’Atlante vengono descritti circa 1.350 km di linee maggiori . 150 km di linee minori (di lunghezza inferiore ai 4 km).100 edifici, situati nelle stazioni e lungo le linee.

 

 

 

 

 

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