L’Allegra tribù degli Abamazulù

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tribù

 

 

Molti anni fa , in un oratorio salesiano, un gruppo di giovani ragazzi decise di iscriversi al “ solito” torneo di calcio estivo. Questi giovani uomini  non giocavano a calcio ma avevano una folle idea di misurarsi anche in quello sport. Ma quale nome dare a quella compagine di calciatori che nulla aveva a che fare con il mondo pallonaro. In una sera di giugno , nacquero gli Abamazulù. In quella sera di molti anni fa nasceva “ l’Allegra tribù degli Abamazulù “.
Negli anni quel nome crebbe e , essere parte di quella “tribù” divenne un motivo di orgoglio per quel  “ piccolo mondo” estivo.

Moltissimi anni dopo un libro mi riporta alla importanza di creare le tribù.

“ le aziende di successo evolveranno in Tribù aziendali” Funchy Business, il libro culto della Net-generation

 

Nelle Tribù aziendali come in quella Allegria compagnia le persone traggono energia l’una dall’altra. Questo processo energetico viene espresso dagli Zuù con una parola : Ubuntu

“Una persona è una persona a causa delle altre persone.”

 

Una tribù che aggrega secondo le circostanze, in base ai progetti. Oggi siamo calciatori, domani cestisti, oggi giochiamo con i piedi, domani con le mani.
Il cambiamento è la regola. Ricombiniamo le le nostre risorse, unendo la capacità di accettare nuove sfide. Interpretiamo ” ruoli ” diversi, lavori diversi, mansioni diverse.

L’allegra compagnia è piccola, come la maggior parte delle aziende “familiari”.

 

Aziende che hanno dimostrato una notevole forza in tutte le epoche storiche. Queste aziende costituiscono oggi un modello, ancora dominante. Garantiscono il 60 % dell’occupazione. La CREATIVITA’ caratterizza queste aziende di piccole dimensioni. ” minori le dimensioni, maggiore lo spazio” G.Gilder.

Una compagnia ” appiattita”, che si dispiega orizzontalmente.

 

In questo modo si riduce il tempo che intercorre tra l’identificazione del problema e la sua risoluzione pratica. Essendo consapevoli che i i problemi e le opportunità si sviluppano in questa dimensione.
Che condivide i linguaggi non le gerarchie. Non accettando il presupposto che fonda la gerarchia Verticale. “ chi sta sopra è intelligente, chi sta sotto è stupido. Chi sta sopra pensa ,chi sta sotto esegue”.

Una organizzazione che cooopera con i consumatori, i fornitori i concorrenti.

 

Una struttura snella e capace di fare networking, creando alleanze, partership e joint venture. Gli Abamazulù sono “ attraenti” e sanno dare prima che prendere.
Una compagnia, una tribù che con compete ma è competitiva. Che si guadagna il successo per la sua diversità. Essendo  preparati a cambiare ancora. Creando ordine e kaos, fabbricando sogni. Raccontando storie, seduti sugli scalini di quel oratorio salesiano, la tribù si ritrovava, e ri-evocava le sue “epiche” geste , e attorno al quel “ fuoco” si creava un forte legame di appartenenza.

Promuovendo la Fiducia,in quanto ogni forma di collaborazione necessita di fiducia, essendo tolleranti verso l’errore. “ punire l’insuccesso a come risultato che nessuno si assume la responsabilità di osare”. Facendo diventare gli insuccessi una risorsa produttiva, un vantaggio competitivo.

Sentimenti, fantasia, emozioni e immaginazione sono questi fattori che compongono “l’anima” della Tribù.

 

EMOZIONI E IMMAGINAZIONE, cosi è nata e l’ALLEGRA COMPAGNIA. Una compagnia che dopo molti anni riprende e ripercorre quella antica strada.

 

 

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