Citroen 2CV. La piccola due cavalli , festeggia i suoi 70anni dalla sua presentazione avvenuta aParigi nel 1948.
L’idea della piccola bicilindrica nasce a Auvergne una cittadina nella regione vulcanica della Francia a metà degli anni 30.
Su un quaderno Moleskine, di rigoroso color nero, Pierre-Jules Boulanger vi scisse :
“voglio quattro ruote sotto ad un ombrello, capaci di trasportare una coppia di contadini, cinquanta chili di patate ed un paniere di uova attraverso un campo arato. Senza rompere un uovo”.
Boulanger a metà degli anni trenta era stato chiamato dalla Citroen per risanare l’azienda transalpina sull’orlo della bancarotta. E fu lui a rispolverare l’idea del fondatore Andrè Citroen di costruire una piccola vettura utilitaria dai bassi costi sia di acquisto che di manutenzione. Boulanger volle che la meccanica fosse facilmente accessibile per mettere anche ai clienti meno esperti di accerdervi.
Il progetto T.P.V. (Très Petite Voiture = vettura piccolissima) prese forma .
Ad André Lefebvre fu affidato l’incarico di tracciare le linee dell’auto che avrebbe dovuto sostituire la coppia di cavalli che ogni contadino usava per trasportare le sue cose.
« Faccia studiare dai suoi servizi una vettura che possa trasportare due contadini in zoccoli e 50 kg di patate, o un barilotto di vino, a una velocità massima di 60 km/h e con un consumo di 3 litri per 100 km. Le sospensioni dovranno permettere l’attraversamento di un campo arato con un paniere di uova senza romperle, e la vettura dovrà essere adatta alla guida di una conduttrice principiante e offrire un confort indiscutibile. »
Boulanger diete un ultima specifica : il conducente doveva poter salire a bordo della piccola vettura con il cappello in testa. Fù proprio questa ultima indicazione nel 1939 che determinò la scelta della TPV per la produzione.
Nel 1940 i venti della guerra si abbattono sulla piccola vettura. I prototipi furono quasi tutti distrutti per non farli cadere nelle mani dei nazisti. Ne rimasero tre o quattro che vennero accuratamente nascosti .
Con la fine della guerra e la liberazione della Francia, il progetto ripartì. Il “ patron” coinvolse il design italiano Bertone a riprendere il progetto e affido a Becchia , un altro italiano, la riprogettazione del motore.
Il 6 ottobre del 1948 la due cavalli fa il suo debutto al salone di Parigi
Citroen 2Cv 1949-1951
Caratteristiche tecniche
Motore due cilindri raffreddato ad aria
Alesaggio diametro e corsa 62 x 62 mm
Cilindrata unitaria 375 cc
Rapporto compressione: 6.2: 1
Potenza massima 9 cv a 3.500 giri / min
Distribuzione ingranaggi, albero a camme centrale , aste e bilanceri
Alimentazione Solex 22 ZACI
Accensione a batteria,60 Ah, bobina e ruttore senza spinterogeno
Lubrificazione sistema forzato con radiatore ad olio
Cambio manuale a 4 rapporti sincronizzati e RM. Comandi a leva sulla plancia
Frizione Monodisco a secco
Sospensioni a quattro ruote indipendenti. Un braccio oscillante per ruota con tiranti longitudinali che agivano sulle molle elicoidali, disposte anch’esse longitudinalmente. Gli ammortizzatori a frizione agivano sui bracci oscillanti. Gli ammortizzatori ad inerzia agivano sulle ruote
Sterzo pignone a cremagliera. Montati su cremagliera nella traversa trasversale posteriore
Freni tronchi anteriori da 200mm tamburi posteriori da 180 mm. Il freno di stazionamento funzionava sui tamburi anteriori
Pneumatici Michelin Pilote 125 x400 con camera d’aria
Carrozzeria berlina 4 posti , tetto apribile in tela. Apertura porte a vento le anteriori , controvento le posteriori.
Passo 2.400 mm
Carreggiata 1.260 mm.
Peso a secco 495 Kg
Velocità massima 65 KM/h
Serbatoio da 20 litri
Lunghezza 3.780 mm Larghezza 1.480 mm Altezza 1.600 mm
Il successo del pubblico non fu pari a quello della stampa che “ bollarono “ il progetto
« Non é bella, anzi é brutta. È grigia, del colore che avevano le automobili militari tedesche, è ricoperta quasi completamente di tela e quando è scoperta la carrozzeria pare uno scheletro di macchina incendiata. »
La carica di simpatia che esprimeva la due cavalli la portarono a un successo spaventoso. Dopo pochi giorni dalla presentazione la lista d’attesa raggiunge due anni e mezzo!
Prodotta dal 1948 al 1990 , vennero prodotti 3.868.634 esemplari.
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